Amuleti egizi

La storia degli amuleti egizi

Gli amuleti egizi sono conosciuti da sempre in quanto hanno fatto parte della storia di questo popolo come oggetti in grado di proteggere non solo le persone in vita ma anche i defunti, o meglio le mummie, nel loro viaggio affinché potessero difenderli dai demoni dell’oltretomba.

Oggi, hanno continuato ad essere presenti come portafortuna e a guidare coloro che li indossa. La protezione è assicurata dalla capacità magica che gli amuleti egizi sono stati in grado di sprigionare nel corso del tempo, convalidando la loro importanza. Gli sono sempre stati attribuiti poteri soprannaturali: le iscrizioni magiche incise su piccoli oggetti rappresentavano un importante monile che solo al tocco sprigionava poteri.

Le figure maggiormente ricorrenti nel mondo egiziano come amuleti portafortuna erano certamente il gatto, Il pesce il coccodrillo e lo scorpione. Caratteristiche, per la loro rappresentazione, erano anche alcune parti del corpo come il cuore, l’occhio e la mano. In alcuni rinvenimenti si sono trovati anche forme astratte come ad esempio l’anello shen che rappresenta il percorso del sole.

 Il simbolismo legato ai materiali

Quando si parla di materiali, occorre rendersi conto che ciascuno è specifico per poter rendere fortemente incisiva l’azione dell’amuleto stesso. Gli amuleti egizi spesso realizzati in argento o corniola hanno poteri differenti. L’argento è collegato alla luna mentre la corniola alla fiamma che allontana i nemici dagli dei.

In questo caso si tratta di forme protettive: l’amuleto riesce ad allontanare qualsiasi circostanza negativa dalla tua vita. Sappiamo quanto la magia abbia sempre giocato un ruolo fondamentale in Egitto:  è molto complicato distinguere la magia dalla religione perché in alcuni secoli era diventata strettamente connessa. Resta il fatto che il potere creativo e la forza delle immagini rappresentate sono state il simbolo di presenza importante anche per il resto del mondo.

Lo scopo era quello di avere una protezione invisibile da tutte le forze maligne, dagli animali pericolosi e da qualsiasi malattia. Questi amuleti venivano poi resi ancora più potenti grazie alla pronuncia di segreti formule magiche

 La validità degli amuleti egizi

 Avrai certamente capito che ancora oggi rappresentano qualcosa di unico e straordinario nel mondo della magia. Gli amuleti egizi continuano ad essere importanti da un punto di vista protettivo. Ricordiamo ad esempio il nodo di Iside dove nell’antichità aveva il potere di proteggere il defunto durante il suo viaggio nell’oltretomba, spesso associato alla stilizzazione di Osiride che invece indica fermezza e concretezza.

L’organo più importante, ancora oggi rappresentato il cuore: qui si trova la coscienza, l’intelligenza e il pensiero. Da sempre gli egizi sono stati consapevoli dell’importanza e del potere che la magia ha rivestito nella loro cultura e sono riusciti ad affermarla in maniera significativa tanto che ancora oggi gli amuleti egizi rivestono un ruolo davvero importante.

La superstizione egiziana

 Gli egizi sono noti per il loro culto verso i defunti e gli incantesimi. È proprio a ciò che si lega la credenza che l’uomo nascesse con due anime una delle quali era destinata per compiere il viaggio verso il mondo dell’oltretomba mentre l’altra, quella del corpo, rimaneva nel Sepolcro.

Tutto ciò che arriva dall’antica civiltà degli egiziani è stata raccolta nel libro dei morti. Infatti, i defunti venivano adornati con una serie di amuleti che li avrebbero accompagnati verso questa dimensione. Il Libro dei Morti, era chiamato anche il libro del ritorno nel giorno e dunque era quello di preparare una sorta di testimonianza su come avevano svolto la loro vita per poi ricevere il giudizio definitivo dinanzi ad Osiride.

Il mondo dei defunti era un mondo dove ci si poteva riposare però prima di arrivare a questo stadio occorreva superare una serie di prove e poi il Giudizio finale era. Ciò accadeva presso il Tribunale di Osiride.

La leggenda narra che il tutto si svolgeva tenendo presenti il peso del cuore rispetto a quello della piuma: dunque se il cuore pesava più di essa sarebbe stato divorato da Ammut.  Si trattava di una creatura mostruosa con la testa di coccodrillo.

 Perché gli amuleti egiziani sono ritenuti magici

 I poteri che si celano dietro gli amuleti egiziani hanno fatto sì che si coltivasse una tradizione culturale. Gli influssi benefici delle entità Divine venivano attirate attraverso dei talismani che avevano il compito di difendere coloro che li indossavano.

La pietra più preziosa che veniva utilizzata era sicuramente lo smeraldo. Gli stessi sacerdoti pensavano che avesse il potere di favorire la concentrazione quindi aumentare la possibilità di incarnare creature Divine. Nel Libro dei Morti è interamente dedicato una sezione agli amuleti dove vengono fornite tutte le spiegazioni in base alla scelta e all’oggetto raffigurante. Utilizzato spesso loro, l’argento, Il corallo, il granito e l’ematite.

Nel tempo questi erano materiali che non si trasformavano e dunque rappresentavano una vera e propria opera delle divinità. L’oro era il simbolo per eccellenza della luce solare. L’argento considerava la purezza assoluta come il Candore della Luna. Il lapislazzulo e il turchese avevano il potere di dare speranza e rinascita.

 Il culto della mummificazione

 Gli amuleti egizi adornavano il corpo della mummia dalla quale veniva estratto il cuore e veniva posto all’interno di vasi. Il cuore rappresentava la sede dell’animo e, tra le bende che avvolgevano il corpo, veniva posta una pietra bianca rappresentante il simbolo del giudizio.

Lo scarabeo è sicuramente l’indicazione del dio sole chi veniva poi ricoperto di verde o d’oro. Utilizzati solo dopo essere stati consacrati durante una cerimonia religiosa prevedevano anche che fossero purificati attraverso l’incenso.

Anche in questo caso un amuleto che si è conservato nel corso del tempo e che ancora oggi continua a sopravvivere è lo scarabeo poiché mi sono stati attribuiti potenti poteri magici.